Alla c.a. di Antonio Punzurudu
Presidente Circoscrizione 2
e Coordinatore competente
Torino, 01/06/2015
INTERPELLANZA
Oggetto: Fabbricato ex Liceo Cottini di Via Demargherita
PREMESSO CHE
• l’area in questione è di proprietà di un soggetto privato e versa in condizione di degrado da quando la scuola si è trasferita altrove negli anni 90;
• la proprietà ha richiesto una variazione dell'area normativa prevista dal Piano Regolatore da Servizi Pubblici ad area normativa residenziale impegnandosi, con atto unilaterale d’obbligo in data 30 ottobre 2007, a realizzare un locale di 500 m2, dotato degli impianti necessari, per realizzarvi una sala polivalente da cedere gratuitamente alla Città per le esigenze rappresentate dalla Circoscrizione.
• a seguito di sottoscrizione dell’atto unilaterale d’obbligo da parte del proprietario, il Comune di Torino ha approvato la variante urbanistica con delibera del Consiglio Comunale (variante n.ro 155).
• domenica 1 febbraio 2015 un articolo sulla Stampa ha riportato l’attenzione sulla situazione dell’area.
CONSIDERATO CHE
• secondo quanto riportato sull’articolo succitato, la proprietà, nel 2014, avrebbe trovato un compratore che però intenderebbe utilizzare anche i 500 m2 da cedere alla C2, venendo così meno all’accordo stipulato dalla proprietà nel 2007;
• il Comune di Torino per il mancato rispetto dell’atto unilaterale d’obbligo del proprietario chiederebbe 500.000 euro oltre 150.000 euro di penali;
• la Circoscrizione 2, secondo l’articolo, sarebbe disponibile a rinunciare alla sala polivalente;
• la situazione di degrado della zona pone seri problemi di sicurezza per i cittadini.
SI INTERPELLA
in forma scritta e orale
Il Presidente e il Coordinatore competente affinché:
• illustrino al Consiglio l’atto unilaterale d’obbligo;
• confermino l'intenzione dell’attuale giunta di rinunciare alla sala polivalente e ne spieghino le
motivazioni, stante la carenza di spazi a disposizione dei cittadini;
• espongano quali richieste alternative alla costruzione della sala intendano porre all'ente compratore, perché venga tutelato l'interesse della collettività come previsto da atto unilaterale d’obbligo sottoscritto dal proprietario.
Marco Barla