L’inceneritore fa carriera: il Governo intende ottimizzare la gestione delle potenzialità degli impianti esistenti (tra cui quello del Gerbido), aumentandone la capacità massima di accogliere rifiuti in funzione della necessità di smaltire quelli prodotti dalle regioni che sul territorio Italiano non si sono dotate di impianti sufficienti ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti prodotti.
Basterà insomma modificare il numerino riportato nell’AIA (Autorizzazione Ambientale Integrata) degli impianti: nel caso del Gerbido si passerà da 421.000 tonnellate/anno a 521.000.
Anni di studi e valutazioni, su come dimensionare gli inceneritori sulla base dei rifiuti prodotti su scala provinciale, diventeranno immondizia.
Quale sarà ora la posizione del Comune di Torino e delle nostre autorità locali, soprattutto dopo la privatizzazione di TRM? Resterà alla finestra come spesso avvenuto o possiamo sperare in una presa di posizione a difesa delle scelte fatte?
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