Lista Civica La Piazza

 

Clima rovente ieri sera alla sala Operti dove 200 cittadini hanno deciso di rinunciare alla partita dell’Italia per partecipare al consiglio aperto sui controlli previsti per l’inceneritore del Gerbido e sui suoi eventuali effetti sulla salute.
Invitati l’Assessore all’Ambiente Lavolta (Comune di Torino), l’Assessore all’Ambiente Ronco (Provincia di Torino), Erika Faienza (Comitato di Controllo dell’inceneritore), Riccardo Civera (ATO rifiuti) e Antonella Pannocchia (ARPA Piemonte).
Inevitabile che si toccasse anche il tema delle opere di compensazione, con una lunga serie di interventi sul progetto del Parco Tematico Ambientale, messo in discussione negli ultimi mesi per iniziativa della Piazza.
Gli interventi sul tema delle compensazioni si aprono con l’assessore Lavolta,

che propone un’ interpretazione piuttosto ampia di cosa possano essere le “ opere di compensazione, da intendersi come opera a generico beneficio della comunità (definizione puntualmente smentita dalla Provincia e dal Comitato di Controllo, che hanno sottolineato a più riprese come le compensazioni debbano andare a ridurre il carico ambientale). L’Assessore non ha mancato di ricordare che c’è il rischio che le risorse non utilizzate nei tempi previste vengano restituite al Comitato di Controllo, tentando così di spostare il problema dal senso e dall’utilità dell’opera prevista (aspetto più volte criticato da La Piazza) al miraggio di non perdere la “pioggia di Euro” che ricadrà sulla C2. Non c’è stata però una risposta convincente durante la serata alle domande che da tempo poniamo: quali saranno i reali vantaggi per i residenti? . Non può infatti essere l’educazione ambientale delle future generazioni a portare un beneficio diretto al nostro territorio, né tantomeno sembra realistico ipotizzare che da tutta la Provincia arrivino pullman pieni di bambini ad imparare col PTA come si fa la raccolta differenziata. Perché ci si ostina a non riflettere sulle priorità vere del territorio, coinvolgendo i cittadini, puntando su progetti che presentino dei benefici reali? In chiusura di serata l’assessore ha confermato che, se la Circoscrizione desse un indirizzo in tal senso, ci sarebbe la disponibilità a rivedere il progetto del PTA: speriamo che alle parole possano corrispondere dei fatti.
Anche sugli altri temi trattati i cittadini presenti, complice la pessima gestione degli interventi, hanno ricevuto risposte carenti e spesso insufficienti a fugare i tanti dubbi ed incertezze che aleggiano sull’inceneritore.
L’assenza dell’assessore Ravello (Regione Piemonte) ha reso impossibile avere risposte precise circa gli impegni della Regione, più volte sollecitata, nei confronti della rilocalizzazione della Servizi Industriali.
Sul fronte dei controlli e della gestione, se da un lato l’assessore Ronco ha assicurato che le prescrizioni per l’impianto saranno adeguate all’evolvere delle tecnologie disponibili, non è stato chiarito con quali tempi e modalità ciò sarà realizzato. Per quanto attiene lo smaltimento delle ceneri residue della combustione, ad oggi non è ancora stato definito se saranno smaltite in discarica (da individuarsi) o se verranno inertizzate e riutilizzate. Nulla si è detto infine dei rischi finanziari che presenta l’operazione, che sono ancora più evidenti ora che è stata ufficializzata la sostanziale privatizzazione della gestione.
E’ stato più volte ribadito dal Comune di Torino l’impegno ad aumentare il livello di raccolta differenziata, ma le risorse ad oggi non sono sufficienti nemmeno ad estendere il porta a porta a tutti i quartieri.
La sorveglianza sanitaria finalizzata a valutare i futuri effetti sulla salute umana non è ancora stata avviata, in attesa della firma di un protocollo di intesa tra ARPA Piemonte e Provincia di Torino.
Infine, il sito del Comitato di Controllo continua ad essere non aggiornato ed il nuovo sito web “dovrebbe” essere pronto prima dell’estate.
La trasparenza che ci si attende sul tema richiede, oltre allo sforzo di informare, quello di agire in modo responsabile e dare in fretta le risposte che ancora non sono arrivate.




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