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Parent Category: Gruppi tematici
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Category: Territorio, Trasporti, Viabilità
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Published: Thursday, 23 April 2015 12:14
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Written by Luca Galeasso
Incontro molto interessante e partecipato, ci ha permesso di fare varie riflessioni sul tema delle grandi opere pubbliche, uno dei più rilevanti per una città in trasformazione come Torino.
Il confronto è partito da uno dei capisaldi delle linee guida della Piazza Metropolitana: “Le sole grandi opere sono quelle che servono alla collettività”. L’esperienza condotta dal 2011 ad oggi ci ha dimostrato che tale affermazione, di per sé scontata, nei fatti spesso non lo è. Basti pensare ad alcune vicende: dal Parco Tematico Ambientale ai box di Via Boston, dalle pedonalizzazioni alle varie trasformazioni urbanistiche di carattere residenziale sul nostro territorio.
L’analisi di tali esempi ci porta a concludere che si tratta di interventi pensati e realizzati per interessi di bilancio o, peggio. di privati, ma quasi mai per gli interessi della collettività.
Lo scambio tra i presenti ha permesso di individuare alcuni aspetti di un corretto approccio agli interventi urbanistici:
- ripensare la funzione dei diritti edificatori e degli oneri di urbanizzazione, ormai utilizzati per finanziare importanti quote della spesa corrente delle amministrazioni, principale causa dell’urbanizzazione selvaggia di ampie porzioni della nostra città;
- ripartire dall’analisi e dalla riqualificazione dell’esistente (Torino ha circa 35.000 abitazioni non utilizzate), con l’obiettivo di limitare il consumo di suolo a vantaggio degli spazi per la collettività;
- operare sull’integrazione dell’offerta di servizi per la mobilità sostenibile, piuttosto che su costose opere infrastrutturali.
Particolarmente calzante è stata l’esperienza presentata da Pro Natura e CIAO Aurora relativa alle trasformazioni in corso nella parte Nord di Torino, con riferimento al progetto alternativo di Pro Natura per la linea 2 della Metropolitana: potenziare l’esistente linea ferroviaria Torino-Ceres. L’Associazione ha dimostrato i vantaggi economici, urbanistici e di mobilità che si realizzerebbero rispetto all’attuale progetto di realizzazione del tunnel sotto C.so Grosseto.