Presenti alla serata
La
Piazza: Giovanna Veglia, Gabriele Brusa, Luca Galeasso, Maurizio
Crozzoli, Giuseppe Nota, Laura Zanlungo
Associazioni:
Fondazione Promozione Sociale
- Antonio Colonna;
A.N.P.I. (Sezione "Leo Lanfranco")
– Renato Appiano
Medici: Francesca
Manzieri, Giuliano De Santis (Medici di Medicina Generale, MMG)
L’incontro (qui il link al
documento di convocazione
) è
stato organizzato per dar seguito ai precedenti del 2024 nei quali abbiamo
aperto la questione “sanità territoriale”.
Come abbiamo ricordato, l’interesse de La Piazza per la
questione si originò in seguito alla preoccupazione di molti cittadini,
soprattutto di Mirafiori Sud, derivante dalla quasi completata chiusura della R.S.A. di via Farinelli. La decisione fu presa, senza informare i cittadini, secondo
la direzione del Distretto sanitario Sud – Ovest (corrispondente al territorio
delle Circoscrizioni 2 e 3), per far spazio a servizi più integrati e necessari
alla popolazione. A parere della direzione l’offerta di posti nelle R.S.A. del
distretto era già sufficiente a garantire gli standard.
Nella comunicazione si informava che in via Farinelli ci
sarebbero state una Casa di Comunità, un Ospedale di Comunità, l’ampliamento
dell’Hospice e altri servizi previsti dall’aggiornato sistema di assistenza
sanitaria territoriale.
Nel corso del nostro primo incontro, ad aprile del 2024, si aprì
una riflessione sullo stato della sanità, caratterizzato da un inarrestabile
declino delle politiche sanitarie pubbliche in favore del privato e dalla
rassegnazione dei cittadini di fronte alle crescenti difficoltà per ottenere
percorsi di cura armonici e tempestivi oltre che economicamente accessibili
anche alle fasce più deboli. Seguì un secondo incontro, a maggio 2024, in cui
approfondimmo l’organizzazione della rete dei MMG.
Nell’incontro del 16 gennaio 2025 abbiamo rilanciato il nostro obiettivo. Creare un tavolo di lavoro che cerchi di aprire un percorso partecipato sui temi della sanità territoriale, alla luce degli orientamenti aggiornati in seguito alla pandemia e contenuti in vari documenti:
Siamo stati aggiornati sul processo di formazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), che, come evoluzione delle odierne
“equipe” saranno costituite da una media di venti MMG. Anche i Pediatri di
Libera Scelta (PLS) costituiranno aggregazioni. Queste AFT avranno una
dimensione territoriale all’interno del distretto sanitario e dovranno curare
le relazioni con gli altri ambiti sanitari (infermieri, specialisti, ospedale, ecc.).
Ad oggi sono presenti tre modalità organizzative dei MMG e
dei PLS: la medicina di gruppo (40% dei medici), la medicina in rete (40% dei
medici) e la modalità in autonomia (20% dei medici; esclusa dal nuovo Accordo Collettivo Nazionale).
Si è detto di come la struttura più efficiente, sia per i medici che per i cittadini,
sia la “Medicina di Gruppo” (MdG), cioè quando da tre a otto medici condividono
l’ambulatorio, la segreteria e un eventuale servizio infermieristico. In
Regione, alcune MdG offrono anche altri servizi, come i prelievi o le ecografie.
Uno degli ostacoli allo sviluppo di questa modalità è il difficile reperimento
di spazi adeguati. In questi luoghi si potrebbero avere anche prestazioni multi-professionali,
ma ci sono ostacoli amministrativi, come l’eventuale compresenza di
professionisti privati convenzionati (come i MMG e i PLS) con professionisti
dipendenti ASL. Si è detto di come la grandissima parte dei laureandi in
medicina generale gradirebbe iniziare il lavoro professionale in un ambiente di
gruppo.
Abbiamo parlato delle Case di Comunità, che dovrebbero
essere le strutture centrali di riferimento per la sanità territoriale e di
come pochissimi, anche tra i medici, siano a conoscenza di come le direzioni stiano
lavorando per realizzarle. Il progetto prevede che in queste strutture siano
presenti anche MMG e PLS, ma è in discussione la modalità. Una delle ipotesi è
che i medici “generali” prestino alcune ore di servizio negli orari “estremi”
mattino presto e sera tardi. I problemi paiono essere tanti.
I nuovi accordi, Nazionale e Integrativo Regionale, entrano
nel merito dell’assistenza domiciliare, di competenza dei MMG e PLS. Il
progetto concreto dovrà prevedere nuove plurali modalità.
Infine, abbiamo ricordato come tutti questi temi (e non solo)
debbano trovare programmazione nel
Programma delle Attività Territoriali (P.A.T.)
. Il P.A.T. è lo strumento con il quale, nel
rispetto dei principi e degli obiettivi della pianificazione regionale e in
coerenza con le strategie aziendali, vengono stabilite le politiche sanitarie e
sociosanitarie di Distretto. Il P.A.T. è da approvare triennalmente e deve essere aggiornato ogni anno a livello di Distretto, passando attraverso il confronto con gli amministratori locali (nel nostro caso le circoscrizioni, attraverso i loro presidenti).
Abbiamo concluso l’incontro precisando possibili obiettivi e piste di lavoro.